Ieri mattina dal Tar del Lazio sono state rese note le ordinanze con le quali vengono respinte le richieste, avanzate da alcune società costruttrici, di sospensiva dei procedimenti di autotutela con i quali Roma Capitale ha rettificato i prezzi di cessione e quindi i canoni di locazione degli alloggi dei P.d.Z. di edilizia agevolata.
Le ordinanze rimandano alla discussione di merito fissata per tutti per il prossimo 28 maggio.

Con questi provvedimenti viene fatto un primo passo in avanti anche sul piano della giustizia amministrativa su una vicenda per la quale la Procura di Roma ha già aperto un'inchiesta per truffa e corruzione ai danni dello Stato e sequestrato i primi 326 alloggi. I finanziamenti ricevuti per favorire l'emergenza abitativa in realtà sono stati 'dirottati' per rimpinguare i profitti delle imprese e cooperative costruttrici di migliaia di alloggi nella Regione Lazio e a Roma.

Così gli inquilini che erano i veri destinatari di questo importante intervento pubblico, teso ad arginare l'emergenza abitativa, sono diventate le vittime: molte famiglie da tempo non riescono a pagare i canoni ingiustamente richiesti - vicini a quelli di mercato - e stanno ora subendo gli sfratti per morosità.

L'ASIA-USB invita Roma Capitale e la Regione Lazio a fare chiarezza sui ritardi che stanno impedendo la definitiva soluzione di questa vicenda; a usare tutti gli strumenti necessari perché le imprese e le coop. costruttrici rispettino i provvedimenti di autotutela modificando immediatamente i canoni; ad apprire immediatamente un confronto per l'approvazione di una norma che metta fine a questo vergognoso uso delle risorse pubbliche e che tuteli gli interessi dei cittadini romani e laziali coinvolti in questa grave emergenza abitiva.

ASIA-USB